Malus I. Lo scoccare delle ore, 9.
« E allora, perché volete vederla? »
« Pura curiosità, è la causa di tanta disgrazia ».
« Non vi preoccupate, a tempo debito la vedrete...
trapassare il vostro cuore » le rispose il Principe della Notte col solito
sorriso maligno, alzando la coppa in un macabro ma sentito brindisi
pregustando il momento.
Desirée fu particolarmente turbata dal sadismo di quella
risposta, e a bassa voce disse.
« Bastardo fuori e dentro », e andò via a testa bassa, ma
poco prima di varcare la soglia si voltò dicendo.
« Tu sai rispondere alla mia domanda ».
« Io sono il Principe della Notte non devo rispondere a
nessuno ».
« Nemmeno a te stesso? » La rapidità e profondità di quella
stoccata fecero capire al Principe della Notte che in un dialogo come nella
scherma la prontezza di riflessi poteva essere decisiva e certamente lei non
era venuta per ringraziarlo, stava semplicemente usado le parole al posto delle
spade.
« Non sono più un bambino a cui si devono spiegazioni ». Ed
il suo era un tono che non ammetteva repliche, l’oscurità prese ad addensarsi
intorno a lui, però la risposta giunse immancabile, adesso che quegli occhi
chiari erano fissi su di lui come lame lucenti.
« Ci sono domande alle quali è meglio rispondere, prima che
sia troppo tardi ».
« Non esiste un troppo tardi ». Lei chinò il capo sorridendo
tra il divertito e l’imbarazzato, sembrò arrossire.
« Purtroppo non è così, mio bel principe ». Si voltò e andò
via.
Il Principe della Notte era
soddisfatto, brindò alla propria perfidia e successo, anche se quell’ultima
domanda gli aveva lasciato uno strano sapore amaro in bocca.